Dropson collabora con AAE per un ecosistema marino senza plastica

Imagen: AdobeStock

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NEL 2050 CI SARÀ PIÙ PLASTICA CHE PESCE NEL MARE

L’ONU ha recentemente lanciato una campagna per mettere in guardia sul pericolo del continuo aumento dei rifiuti marini, con la plastica che rappresenta il 90% della spazzatura negli oceani.

Le cifre sono allarmanti: 9 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica raggiungono il mare ogni anno. L’ottanta per cento di questi rifiuti proviene dalla terraferma mentre il restante venti per cento proviene da attività svolte in mare, come la navigazione, le perforazioni petrolifere, ecc.

Il World Economic Forum ha già avvertito che se la situazione non migliora, entro il 2050 ci sarà più plastica che pesce nel mare.

Anni fa, riciclare era la soluzione, ma al punto in cui ci troviamo oggi, il riciclo (che resta essenziale e indiscutibile) non è l’unica risposta al problema. Dobbiamo evitare la plastica monouso e usare invece prodotti riutilizzabili. Dobbiamo ridurre la produzione e il consumo di plastica e cercare nuove alternative. Solo riducendo questo consumo riusciremo a frenare l’inquinamento marino.

“Sapevi che una bottiglia di plastica impiega fino a 450 anni per biodegradarsi?”

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Microplastiche nella catena alimentare

E’ stato stimato che circa 5,25 miliardi di frammenti di plastica si trovano negli oceani, alcuni galleggiano in superficie e altri affondano nelle profondità. Con il tempo e attraverso l’erosione naturale, la plastica si disintegra gradualmente nel mare, dividendosi in microparticelle, che vengono consumate da vari tipi di zooplancton. Questo significa che la plastica è già entrata nella nostra catena alimentare, perchè, gli umani (che si cibano anche di pesce) sono alla fine della catena alimentare e giocano il ruolo del consumatore finale. Potremmo dire allora che stiamo mangiando la nostra stessa spazzatura. Forse un giorno potremmo essere costretti a non mangiare più pesce.

Purtroppo, le specie marine (tartarughe, balene, foche, pesci…) scambiano questi residui plastici per cibo, il che è causa della morte di circa 100.000 mammiferi marini all’anno e il fenomeno colpisce più di 600 specie diverse.

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DROPSON UNISCE LE FORZE CON “AMBIENTE EUROPEO”

L’Associazione Ambiente Europeo (AAE) è un’organizzazione senza scopo di lucro dedita alla protezione dell’ambiente attraverso progetti basati sulla creazione di una consapevolezza sociale dei problemi ecologici e sulla capacità dei cittadini di contribuire alla loro soluzione.

Sensibilizzare e trovare soluzioni all’inquietante problema dei rifiuti marini è stato il punto d’incontro tra Dropson e Ambiente Europeo.

Fornire una soluzione tecnica per ridurre l’impatto ambientale è nel DNA di Dropson e la sua ultima invenzione, la lattina filtrante, è al centro di questa collaborazione.

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Cos’è Ambiente Europeo?

Ambiente Europeo

Ambiente Europeo è un team multidisciplinare di professionisti esperti in comunicazione, cinema, educazione, cooperazione internazionale, diritto ambientale, ecc.

La sua funzione è quella di promuovere, in Spagna e nell’area mediterranea, azioni di sensibilizzazione sociale sulla riduzione dei rifiuti di plastica nel mare.

La sua strategia si concentra su cinque pilastri strategici:

1. Costruire un movimento sociale per “Mari senza rifiuti”.
2. Approfondire la conoscenza scientifica anche attraverso le ricerche di privati cittadini.
3. Creare sinergie con diversi settori (pesca, affari, turismo, arte, ecc.).
4. Promuovere cambiamenti normativi e proporre interventi pubblici.
5. Promuovere l’economia circolare, il recupero e il riciclo dei rifiuti.

L’AAE ha coordinato più di 350 campagne per la raccolta di dati (basate anche su ricerche di privati cittadini) su spiagge, fondali e fium,i mobilitando più di 180 organizzazioni diverse e più di 15.000 volontari in Spagna.

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DROPSON INVENTA UN FILTRO PER ACQUA PER RIDURRE LA PLASTICA NEL MARE

Un filtro per acqua per ridurre, riutilizzare e riciclare

Il filtro Dropson può trasformare fino a 300 litri di acqua di qualità direttamente dal rubinetto, riducendo ed evitando così il consumo di acqua in bottiglia. Una soluzione alternativa che rispetta l’equilibrio del nostro ambiente, aiuta a ridurre l’impatto dei rifiuti di plastica nell’ecosistema e rispetta perfettamente la nota regola dell’ecologia delle tre R:

1. Ridurre: con l’uso della lattina filtrante, si riduce automaticamente il consumo di materiali monouso come le bottiglie di plstica.

2. Riutilizzo: una lattina equivale a 3 mesi di acqua, il che significa che ogni volta che si usa l’acqua del rubinetto, si usa la stessa plastica. Inoltre, essendo acqua di ottima qualità, tutta quella che avanza, dopo essersi dissetati, può essere per esempio usata per il serbatoio della macchina del caffè o per innaffiare le piante.

3. Riciclare: la lattina Dropson è un sistema riciclabile al 100% e può essere smaltito nel contenitore differenziato per la plastica, per darle una nuova vita e ottenere nuovi prodotti. I componenti all’interno del filtro sono completamente organici e totalmente biodegradabili.

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ACQUA IN BOTTIGLIA, SI USA E SI BUTTA VIA

Sapevi che ogni minuto nel mondo si comprano un milione di bottiglie di plastica e che poche di esse finiscono negli impianti di riciclaggio? L’Italia è il secondo paese al mondo (dopo il Messico) per consumo di acqua minerale. Nel 2019 sono stati 222 i litri consumati pro capite nel nostro Paese, ma conosciamo davvero le conseguenze dell’acqua in bottiglia?

Sempre nel 2019 la produzione di acqua minerale in Italia è stata di 13,5 miliardi di litri. A livello globale, consumiamo 200 miliardi di litri di acqua in bottiglia all’anno, ma purtroppo solo una bottiglia d’acqua su cinque raggiunge il processo di recupero.

plasticos-en-el-marOgni anno, più di 8 milioni di tonnellate di bottiglie di plastica finiscono in mare.

La loro fabbricazione e distribuzione è un cancro per l’ambiente, si generano tonnellate di rifiuti e si consumano milioni di risorse. Per ogni litro d’acqua in bottiglia prodotto, vengono sprecati da 2 a 3 litri d’acqua e per produrre 8 milioni di bottiglie sono necessari circa 3 milioni di tonnellate di plastica.

Inoltre, un litro di acqua in bottiglia costa 1000 volte di più di un litro d’acqua del rubinetto. Perchè pagare così tanto per una risorsa che possiamo avere gratuitamente?

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I TRE GRANDI VANTAGGI AMBIENTALI DEL FILTRO DROPSON RISPETTO ALL’ACQUA IN BOTTIGLIA

1. Riduzione della plastica:

lata filtrante dropson menos plastico

Per fabbricare una lattina Dropson è necessario pochissimo materiale plastico. Con una capacità stimata di 300 litri d’acqua e solo 85g di plastica, sostituisce 200 bottiglie da 1,5L equivalenti a 7kg di plastica.

2. Riduzione del trasporto:

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Ci vuole un camion con rimorchio per trasportare 16.600 bottiglie da 1,5L (25 tonnellate), equivalenti a circa 25.000 litri d’acqua. Tuttavia, serve un solo carrello per trasportare 84 lattine Dropson da 300L (9 kg), equivalenti a 25.000 litri di acqua filtrata.

3. Riduzione delle emissioni di CO2:

lata filtrante dropson menos co2

Occorrono 100 camion per trasportare 1.660.000 bottiglie da 1,5L pari a circa 2.500.000 litri d’acqua. La stessa quantità d’acqua potrebbe essere ottenuta con 8.333 lattine Dropson trasportate in un solo furgone. Riuscite a immaginare il consumo di diesel di 100 camion e le loro rispettive emissioni di CO2?

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LATTINA FILTRANTE DROPSON, L’ALTERNATIVA SOSTENIBILE

La lattina filtrante Dropson è una vera e propria soluzione all’elevata domanda di acqua in bottiglia. Permette di offrire acqua di qualità eccellente e dal sapore gradevole.

Questo innovativo filtro per l’acqua è portatile e compatto, ideale da tenere con sé in vacanza, in valigia o in borsa. Davvero semplice da usare, non richiede nessuna installazione particolare o cartucce di ricambio. Non è mai stato così facile e conveniente conservare 300L di acqua buona nel proprio frigorifero.

Un cambiamento nelle nostre abitudini di consumo può aiutare a fermare il deterioramento del nostro ambiente. Non puoi immaginare cosa puoi fare con un piccolo gesto, ecco perché Dropson, in collaborazione con Ambiente Europeo, ti incoraggia a collaborare anche a livello locale, con piccoli gesti, per avere un impatto globale.

Per un mare senza rifiuti, per un mare sano.

Più informazioni: Ambiente Europeo 

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